In questo articolo ti spieghiamo cos’è l’imposta di registro seconda casa e come possiamo calcolarla. L’imposta di registro viene aggiunta al momento dell’acquisto di un’abitazione, e può variare a seconda che sia la prima o la seconda casa. Bisogna quindi applicare una percentuale differente.
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Imposta di registro seconda casa: come calcolarla
Questa imposta in primis viene applicata quando si effettua una compravendita tra privati. Ciò significa che non va applicata quando esempio tale atto viene compiuto tra un’azienda e una persona fisica. Il suo valore è variabile, e come abbiamo detto è differente se si tratta di una prima o di una seconda casa. Bisogna calcolare una specifica percentuale su quello che è il valore dell’abitazione dal punto di vista catastale o su quello che è il prezzo con cui l’immobile viene venduto.
Nel caso delle seconde case questa percentuale ha un valore del 9%. Non può essere inferiore ai 1000 euro. In generale la seconda casa è quella dove l’acquirente non registra la propria residenza. Ciò significa che se abbiamo già altri immobili non possiamo far passare il nostro acquisto come una eventuale prima casa, che ha invece una imposta di registro pari al 2%.
Può essere interessante sapere come calcolare il valore della rendita catastale. Di solito è un calcolo piuttosto semplice, che si effettua moltiplicando i metri quadrati dell’immobile per la tariffa d’estimo. Questo parametro varia a seconda della zona, e possiamo ottenerlo tramite l’Agenzia delle entrate. In alternativa possiamo anche affidarci a dei servizi di visura catastale che ci permettono di conoscere in maniera rapida il valore completo della rendita catastale.
Agevolazioni fiscali
Per quanto riguarda le seconde case non sono presenti agevolazioni fiscali degne di nota. Per questo in caso di acquisto è importante essere consapevoli che i costi possono variare di molto, non solo per l’imposta di registro ma anche per le varie forme di tassazione annuale.
Chi invece può acquistare una prima casa ha accesso a particolari agevolazioni fiscali. Vediamo insieme quali sono le caratteristiche inderogabili per poter richiedere tali agevolazioni.
In primis l’acquirente deve necessariamente essere una persona fisica, e non un’azienda o altre entità giuridicamente valide. Inoltre l’acquirente non deve avere alcun tipo di proprietà immobiliare. Ciò vale non solo per la proprietà vera e propria, ma anche per altri diritti, come l’usufrutto o l’uso dell’abitazione. Si tratta di dettagli a cui fare particolare attenzione, altrimenti il nuovo acquisto è identificabile come seconda casa.
Ci sono anche delle caratteristiche strettamente legate all’immobile. Non può essere registrato come immobile di lusso, e deve essere destinato ad un uso residenziale. Infine la sua localizzazione deve essere strettamente legata alla vita o all’attività dell’acquirente. Il comune in cui si effettua l’acquisto deve corrispondere o alla residenza della persona o al suo luogo di lavoro. Può essere accettata anche la corrispondenza tra comune e luogo di studio.