Certificazione IFS Food e sistemi di gestione: la strategia organizzativa per imprese alimentari orientate alla conformità e all’eccellenza

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Le aziende che operano nel settore alimentare si confrontano con uno scenario in continua evoluzione, caratterizzato da normative stringenti, requisiti tecnici complessi e un mercato sempre più esigente. La competitività non dipende più soltanto dalla qualità del prodotto, ma anche dalla capacità dell’organizzazione di dimostrare trasparenza, affidabilità e un controllo costante dei processi interni. In questo panorama, la Certificazione IFS Food rappresenta uno degli strumenti più efficaci per qualificare un’impresa, accedere alla distribuzione moderna e instaurare rapporti commerciali duraturi e basati sulla fiducia.

Come ci dice Federico Pucci di Sistemi & Consulenze, che eroga servizi di consulenza IFS, questa certificazione alimentare costituisce un punto focale per assicurare il rispetto dei criteri richiesti dai retailer e interpretare gli obblighi tecnici relativi alla produzione, alla sicurezza e alla gestione documentale.

Secondo i rapporti ufficiali della Commissione Europea, la sicurezza alimentare è un concetto basato sulla prevenzione, e i sistemi di gestione alimentare rappresentano uno strumento indispensabile per garantire la conformità ai regolamenti del Pacchetto Igiene, tra cui il Reg. (CE) 178/2002, 852/2004 e 853/2004.

L’EFSA (European Food Safety Authority) ribadisce che l’adozione di modelli organizzativi strutturati riduce significativamente la probabilità di incidenti e richiami, migliorando la capacità dell’azienda di mantenere un controllo costante dei pericoli lungo tutta la filiera.

L’adozione dei requisiti richiesti dallo standard IFS Food non rappresenta soltanto una scelta orientata alla qualità o alla sicurezza; ma una strategia di governance aziendale. Permettono infatti di integrare aspetti tecnici, requisiti normativi e processi operativi in un unico sistema coerente e monitorato, trasformando la compliance in un’opportunità di crescita, differenziazione e consolidamento della reputazione.

Perché sono importanti le certificazioni alimentari per il mercato globale

Le dinamiche del commercio internazionale richiedono agli operatori alimentari una capacità elevata di adattamento. Le catene distributive internazionali dialogano con fornitori provenienti da Paesi che adottano normative, procedure e sistemi di controllo diversi tra loro.

Per colmare queste differenze e garantire omogeneità nella valutazione e gestione dei rischi, gli standard volontari rappresentano una soluzione fondamentale.

In questo la certificazione IFS Food viene richiesta da gran parte della GDO europea perché garantisce che l’azienda sia sottoposta a un controllo dettagliato e indipendente sul proprio sistema di gestione. Questo permette ai retailer di affidarsi a fornitori in grado di dimostrare competenza, metodo e responsabilità nella produzione di alimenti destinati ai consumatori.

Le analisi del Consumer Goods Forum mostrano che la diffusione degli standard riconosciuti ha migliorato significativamente la sicurezza e qualità complessiva delle produzioni e ridotto il numero di richiami e incidenti gravi.

La certificazione non è un mero adempimento, ma una garanzia concreta che il produttore gestisca i propri processi in modo strutturato, verificabile e orientato alla prevenzione.

Il consumatore moderno, secondo quanto riportato dalle indagini Eurobarometro, attribuisce grande importanza alla trasparenza e alla sicurezza alimentare. Le aziende certificate vengono percepite come più affidabili e più attente all’integrità dei prodotti.

La scelta della certificazione diventa quindi non solo una necessità tecnica, ma un vantaggio competitivo e commerciale determinante.

I requisiti obbligatori della Food Safety

Le imprese alimentari sono tenute al rispetto di un complesso insieme di normative obbligatorie che disciplinano la produzione, la trasformazione e la distribuzione degli alimenti. Il quadro normativo europeo rappresenta uno dei sistemi regolatori più avanzati al mondo, fondato su responsabilità dell’operatore, prevenzione e trasparenza.

Di seguito le più importanti:

  • Il Regolamento (CE) 178/2002 costituisce la base del diritto alimentare dell’Unione Europea. Definisce i principi fondamentali, il concetto di tracciabilità e l’obbligo per l’OSA di garantire che i prodotti immessi sul mercato siano sicuri.
  • Il Regolamento (CE) 852/2004 si concentra sull’igiene degli alimenti, introducendo l’obbligo di adottare un sistema HACCP e di mantenere strutture conformi ai requisiti igienici previsti.
  • Il Regolamento (CE) 853/2004 stabilisce regole più specifiche per i prodotti di origine animale, che richiedono maggiore attenzione ai rischi biologici e alla gestione delle temperature.
  • Il Regolamento (UE) 1169/2011 disciplina invece le informazioni ai consumatori, compresi gli allergeni e le dichiarazioni nutrizionali. Gli errori di etichettatura rappresentano ancora oggi una delle principali cause di richiami alimentari nell’UE.

Gli operatori che esportano verso gli Stati Uniti devono invece conformarsi al CFR 21 e al Food Safety Modernization Act (FSMA). La FDA richiede l’implementazione di controlli preventivi e una gestione documentale avanzata basata sul concetto di “prevention-based approach”.

Accanto a queste norme, la cultura della sicurezza alimentare è un vero e proprio un pilastro riconosciuto da EFSA, OMS e FAO. Questa richiede consapevolezza costante, formazione e coinvolgimento del personale in ogni fase dei processi produttivi.

Che cosa è un sistema di gestione per la sicurezza alimentare?

Un sistema di gestione per la sicurezza alimentare è una struttura organizzativa basata su processi specifici che consentono all’azienda di identificare, prevenire e controllare i rischi associati alla produzione di alimenti. Non è un insieme di documenti statici, ma un modello dinamico, progettato per garantire coerenza e monitoraggio continuo.

La norma ISO 22000 è il riferimento principale per l’implementazione di un sistema di gestione completo. Essa integra l’HACCP con l’approccio per processi e il ciclo PDCA, creando una struttura coerente, verificabile e adattabile a qualsiasi impresa alimentare indipendentemente dalla dimensione.

Il modello richiede una chiara definizione dei ruoli, un coinvolgimento attivo della direzione, la formazione continua del personale, verifica delle attrezzature e delle strutture, la food defense, e un monitoraggio costante delle attività attraverso indicatori specifici.

Il valore del sistema di gestione risiede nella sua capacità di integrare le norme cogenti con gli standard volontari, creando un’unica piattaforma organizzativa capace di rispondere in modo rapido e documentato alle esigenze dei mercati internazionali e delle autorità di controllo.

Il ruolo di GFSI

La Global Food Safety Initiative (GFSI) ha trasformato la gestione della sicurezza alimentare a livello internazionale. Creata nei primi anni 2000, la sua missione è armonizzare i criteri tecnici e ridurre la duplicazione degli audit che ogni retailer richiedeva ai propri fornitori.

GFSI non rilascia certificazioni, ma valuta e riconosce gli standard che rispondono ai suoi benchmark tecnici. Tra questi figurano IFS Food, BRCGS Food, FSSC 22000 e altri schemi largamente utilizzati nel settore alimentare come il Global Gap. Il riconoscimento GFSI rappresenta un criterio determinante per l’accettazione internazionale di uno standard.

Il lavoro della GFSI si basa sull’analisi dei rischi emergenti, sulla consultazione con esperti e sulla collaborazione con autorità di controllo e istituzioni scientifiche. L’obiettivo è garantire che gli standard riconosciuti rimangano aggiornati e basati sulle evidenze scientifiche disponibili.

Grazie al contributo della GFSI, le imprese possono adottare uno standard riconosciuto da molti retailer con un solo audit, riducendo così costi, tempi e complessità.

Norme e standard di certificazione alimentare

Lo scenario delle certificazioni alimentari comprende diversi standard, ciascuno con una funzione specifica e un ambito di applicazione definito.

La ISO 9001 introduce una gestione della qualità basata sulla leadership e sull’approccio per processi. Anche se non è specifica per il settore alimentare, rappresenta un fondamento organizzativo essenziale.

La FSSC 22000, riconosciuta GFSI, integra la ISO 22000 con requisiti aggiuntivi specifici per l’industria alimentare e con programmi prerequisito dettagliati.

Il BRCGS Food è uno degli standard più richiesti nei mercati del Regno Unito e del Nord Europa. Si distingue per la sua metodologia molto dettagliata, per la verifica rigorosa delle strutture e per l’attenzione dedicata alla prevenzione delle frodi.

La Certificazione IFS Food è particolarmente apprezzata dai retailer tedeschi, francesi e italiani. La sua struttura è tecnicamente avanzata, con requisiti chiari e verificabili che permettono una valutazione molto precisa dei processi.

Il GlobalG.A.P. definisce gli standard per la produzione primaria, coprendo agricoltura, allevamenti e acquacoltura. È un requisito comune per fornire materie prime alla GDO europea.

Requisiti di certificazione alimentare per l’erogazione dei servizi

La filiera alimentare non si compone soltanto di produttori. La logistica, l’intermediazione e lo stoccaggio rappresentano punti strategici per garantire la sicurezza dei prodotti.

La certificazione IFS Broker definisce requisiti specifici per gli operatori che gestiscono transazioni commerciali, assicurando che i fornitori siano qualificati, i documenti corretti e le informazioni trasparenti.

Il BRCGS Agents and Brokers segue una logica simile, con un focus particolare sulla prevenzione delle frodi e sulla tracciabilità.

Gli operatori logistici possono certificarsi secondo IFS Logistics o BRCGS Storage and Distribution, che definiscono criteri per la gestione delle temperature, l’integrità degli imballaggi, la pulizia e la protezione dei prodotti durante lo stoccaggio e il trasporto.

Questi standard garantiscono che la qualità e la sicurezza siano mantenute anche nelle fasi che seguono la produzione, contribuendo a una filiera più solida e controllata.

La certificazione alimentare rappresenta uno strumento completo e strategico per le imprese che desiderano migliorare la propria organizzazione, mantenere la conformità normativa e competere in un mercato sempre più esigente.

La sua applicazione permette di costruire un sistema di gestione robusto, documentato e orientato alla prevenzione dei rischi, supportando la crescita aziendale nel lungo periodo.

Per affrontare con successo questo percorso, è essenziale il supporto di professionisti esperti. Sistemi & Consulenze, grazie alla propria competenza nel settore alimentare e nella gestione degli standard internazionali, affianca le imprese nell’implementazione dei requisiti IFS, nella preparazione agli audit e nel consolidamento dei processi operativi.

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