Come scegliere un veicolo commerciale

admin

Quella dei veicoli commerciali è una definizione piuttosto ampia. Rientrano in questo settore veicoli anche molto diversi tra loro: furgoni, furgoncini, mini van, fino ad arrivare a veri e propri camion. Mezzi che, seppur a volte diversi tra di loro, condividono lo scopo per cui vengono immatricolati: permettere a lavoratori e imprese di poter svolgere la propria opera.

Per aziende, liberi professionisti e artigiani, quella del veicolo commerciale può rappresentare una voce anche importante nel computo del proprio business. Il mezzo da lavoro va considerato come un vero e proprio partner, con cui condividere le giornate lavorative. È importante che questo partner sia affidabile, parsimonioso, efficiente e pratico, ma anche tagliato su misura per il compito che andrà a svolgere.

La scelta di un veicolo commerciale deve essere quindi ben ponderata, con l’imprenditore chiamato a valutare consumi, efficienza, affidabilità, praticità e altri parametri di cruciale importanza. Vediamo quali sono, per far luce su come scegliere un mezzo da lavoro che risponda in pieno alle proprie necessità.

L’alimentazione

In maniera del tutto simile a quanto accade con le autovetture, la scelta dell’alimentazione è un parametro da cui dipende più di una voce di spesa. Quello che ci si aspetta è che il nuovo furgone consumi poco, che sia affidabile, e che possa percorrere quanti più km possibile prima di dover essere sostituito.

Il tipo di alimentazione gioca un ruolo centrale in questo ambito. I moderni diesel permettono percorrenze chilometriche elevatissime, oltre a presentare consumi contenuti, a fronte di prestazioni di tutto rispetto. Non è un caso che la maggior parte dei furgoni in circolazione adotti questo tipo di carburante.

Di contro, le recenti normative anti inquinamento impongono la progressiva riduzione di emissioni nocive. Per rispondere alla chiamata, i costruttori adottano dispositivi quali filtro antiparticolato, valvole egr e catalizzatori sempre più invasivi. Per stare nei limiti di legge, i nuovi motori diesel sono costretti a respirare i loro stessi fumi di scarico in quantità via via crescenti. Ne risente l’affidabilità del motore, e aumentano i passaggi obbligati in officina per revisionare o sostituire tali dispositivi. Il tutto si traduce in un aumento di costi di gestione, e di spese per la manutenzione del veicolo.

Come alternativa, sempre più case propongono motorizzazioni ibride benzina/elettrico. Questa soluzione è adatta a chi percorre tanti km nel traffico cittadino, e per mezzi con massa ridotta. Pensiamo ai tanti minivan o furgoni leggeri usati da artigiani e agenti di commercio. Questi veicoli sono molto efficienti, affidabili e prestanti in versione benzina/GPL. L’elettrico puro è una soluzione ancora acerba, col commercio che non propone molti modelli.

Capacità e praticità di carico

Il volume a disposizione è un capitolo fondamentale, nel discorso. È importante avere spazio a sufficienza per trasportare tutto l’occorrente al lavoro, ma allo stesso tempo è importante poter caricare e scaricare velocemente e in maniera ordinata. Il vano di carico andrà quindi valutato in base al volume utile, ma anche in base al numero e alla disposizione di ganci interni e accessori utili come tasche, paratie e punti di appoggio. Anche le porte e la loro disposizione vanno valutate con attenzione. Chi lavora in città ad esempio troverà molto utile il portellone laterale scorrevole, mentre chi deve portare al lavoro più persone, sceglierà una cabina che sottragga necessariamente spazio al piano di carico.